Milan, Stroppa: “Messias farà la differenza”
Nella giornata di ieri, Junior Messias si è presentato al mondo Milan. L’ultimo colpo del calciomercato estivo di rossoneri, arrivato a Milanello a 30 anni e dopo due stagioni con la maglia del Crotone, non ha paura del grande salto, ed è pronto a dare il suo contributo mettendosi a disposizione di Stefano Pioli e ripagando la fiducia dimostratagli da Maldini e Massara. Sul giocatore brasiliano si è espresso, a Tuttosport, anche Giovanni Stroppa, ex giocatore del Milan e attuale allenatore del Monza.
Milan, le parole di Stroppa su Messias
Giovanni Stroppa conosce molto bene Junior Messias avendo allenato il giocatore brasiliano nella sua esperienza a Crotone, e proprio per questo le parole ai microfoni di Tuttosport dell’attuale allenatore del Monza sull’ultimo colpo di mercato di Maldini e Massara può far ben sperare tutto l’ambiente rossonero. Stroppa ha esordito parlando dell’acquisto del giocatore da parte del Milan: “Non posso essere sorpreso per il suo passaggio al Milan perché il suo percorso è un’evoluzione continua e lo sarà ancora, nonostante i suoi 30 anni. E questo che è sorprendente. Fin dai primi allenamenti a Crotone dava la sensazione di un giocatore che meritasse ancora di più della Serie B. La domanda che ci facevamo dentro di noi era cosa ci facesse uno così lì“. Sulla pressione che avrà ora Messias con la maglia rossonera addosso e in uno stadio come San Siro, Stroppa si esprime così: “Credo possa fare la differenza anche al Milan. È cresciuto ancora, è migliorato e può ancora farlo. Per questo dico che è un giocatore sempre in evoluzione: sembra non ci sia una fine ancora per lui. In Serie A ha fatto la differenza non solo con squadre di nostro pari livello, ma anche contro Juventus, Inter e Milan. Un difetto? Deve imparare a essere ancora più incisivo. Se dribbla, gioca e si impone come faceva a Crotone è fatta, è un giocatore da Milan. A fare la differenza, per un giocatore come lui, sono sempre i gol. La maglia del Milan non è per tutti. C’è il peso di quella maglia piena di storia, la pressione di San Siro e del suo pubblico che può mettere in difficoltà chiunque. La bellezza di questa storia sarà quella di vedere tutti in piedi ad applaudire un ragazzo con una storia bellissima alle spalle, una storia che tanti vorrebbero vivere. Mi auguro davvero che riesca a infiammare San Siro con le sue giocate perché ha tutto per riuscirci, e penso che Maldini lo abbia percepito più di tutti. E poi c’è Pioli, una garanzia“.
Secondo Stroppa, Messias riuscirà a non far rimpiangere Calhanoglu: “Io l’ho fatto giocare spesso mezza punta o mezzala e credo che nel Milan giocherà come esterno nei quattro o proprio dietro la punta. Ma al Milan quello che conta è farti trovare pronto, sempre. Per dieci minuti come per un tempo. Devi dare tutto e lui mentalmente ha questa capacità: è un freddo, un razionale, ha tutto per reggere il grande salto. Ibrahimovic? Spero lo prenda sotto la sua ala e lo faccia crescere, perché Junior può essere straordinario anche per lui“. L’allenatore del Monza si lancia infine in un paragone azzardato: “A chi assomiglia del mio Milan del passato? Io ho giocato con Savicevic. Forse Dejan era più genio, ma per il modo di andare via potrei fare questo tipo di paragone. Se Messias avesse 22 anni parleremmo di un fenomeno arrivato al Milan. Ho fatto di tutto per portarlo a Monza ma per come è andata a finire non c’è società migliore del Milan. Un ragazzo che ha la possibilità di potersi confrontare con un palcoscenico così importante è difficile che torni indietro”.