Milan-Cagliari 0-0: match point Champions sprecato, a San Siro è festa sarda. Ora tutto passa da Bergamo

Milan-Cagliari 0-0: match point Champions sprecato, a San Siro è festa sarda. Ora tutto passa da Bergamo

Imprecisione e un po’ di paura di vincere: il Milan non va oltre lo 0-0 contro il Cagliari e spreca il match point Champions League.

Milan-Cagliari, primo tempo:

A San Siro i ritmi iniziali non sono elevatissimi, ma tra le due è subito il Milan a provare a far male. Il primo tentativo parte dai piedi di Rebic dopo soli 4 minuti, che con un destro masticato dal limite non trova la porta. Quello del croato rimane l’unico vero tentativo nei primi 15 minuti, dove a regnare sono più che altro i duelli fisici in mezzo al campo, misti a qualche errore tecnico di troppo.

Proprio sugli sviluppi di un’azione nata da una sbavatura di Nandez, Cragno deve sporcarsi i guanti per la prima volta. È il 17′, il Milan recupera palla sulla trequarti, Calhanoglu imbuca per Saelemaekers che ha un po’ di spazio ed esplode il destro: forte ma leggermente troppo centrale, e Cragno disinnesca.

I rossoneri continuano a provarci girando di continuo il pallone nella metà campo avversaria. Il muro eretto da Semplici però regge, i sardi mettono in mostra una fase difensiva encomiabile, cercando poi di far male con ripartenze veloci. Senza spazi a disposizione allora, le fiammate degli uomini di Pioli continuano ad arrivare dalla distanza. Come allo scoccare della mezz’ora, quando Calabria sfiora un eurogol dai 30 metri.

Il vantaggio però non arriva allora al 38′ il Milan deve passare anche un grande spavento. Quando sugli sviluppi di un corner ben calciato da Marin, il pallone schizza sulla faccia di Theo che per poco non fa autogol. La migliore occasione di tutto il primo tempo per gli ospiti, arrivata comunque al termine di una serie di minuti favorevoli.

L’ultima occasione l’avrebbe Calhanoglu al 46′, ma la punizione del turco colpisce la barriera e il primo tempo termina a reti inviolate.

Milan-Cagliari, secondo tempo: 0-0

Nel secondo tempo Pioli vuole provare a premere subito sull’acceleratore, e rientra dagli spogliatoi con Leao al posto di Saelemaekers. In effetti la squadra in avvio di ripresa sembra nettamente più pimpante, e il primo tentativo è subito di Calhanoglu dopo 2 minuti: qualcosa di molto simile a quello di Rebic in apertura di gara.

Nei primi minuti il Milan prova a mettere in piedi un vero e proprio assedio, ma la prima volta che il Cagliari riesce a mettere la testa fuori dal guscio, sulle schiene rossonere passa un brivido. Così al 53′ ci vuole un gran riflesso di Donnarumma, per evitare che il colpo di testa a botta sicura di Pavoletti, complichi la serata. Miracolo ripetuto -e anche superato per spettacolarità e difficoltà- 10 minuti dopo su un altro colpo di testa, questa volta di Godin.

Ora Pioli inizia a preoccuparsi. Soprattutto perchè oltre a non creare occasioni, i suoi subiscono quando il Cagliari si affaccia davanti, e i minuti passano inesorabili. Nell’ultimo quarto d’ora saltano gli schemi, i giocatori rossoneri provano in tutti i modi a trovare il gol Champions League ma la linea difensiva sarda continua a tenere, senza dare il minimo cenno di cedimento.

Ormai si gioca solo in una metà campo. Per l’assalto finale subentra anche Mario Mandzukic. Ma anche dopo cinque minuti di recupero, la porta di Crgno rimane inviolata. Tutto rimandato di una settimana

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Matteo Ponciroli