Milan, Ballo-Touré si presenta

Milan, Ballo-Touré si presenta

Il Milan alle 13:30 di oggi ha presentato il nuovo acquisto Fodé Ballo-Touré che sarà il vice di Theo Hernandez sulla corsia mancina di difesa. Il terzino francese naturalizzato senegalese è stato pagato dalla società rossonera 4,2 milioni di euro più 500 mila euro di bonus. Ballo-Touré, cresciuto nelle giovanili del Paris Saint Germain, ha giocato nel Lille e nel Monaco.

Le parole di Ballo-Touré in conferenza

La prima domanda sul cosa lo ha spinto a scegliere la maglia rossonera a parte il prestigio del Club: ” Buongiorno. Innanzitutto sono molto contento di essere qui. Prima Maldini e Massara hanno contattato il mio agente, ma all’inizio non ci credevo. Poi hanno parlato col Monaco, ci ho davvero creduto quando sono arrivato a Milano e mi hanno accolto al Milan“.

Poi una domanda sull’ambientamento a Milanello: “I primi giorni sono stati molto buoni, sono stato accolto benissimo. Conosco già alcuni compagni e gli altri mi hanno accolto in maniera piacevole e amichevole. Anche per l’italiano all’inizio pensavo fosse una lingua molto difficile, ora piano piano lo capisco sempre di più. Il mister mi ha spiegato cosa si aspetta da me, è stato subito molto disponibile e mi ha chiesto di rivolgermi a lui per qualsiasi problema“.

Sulla possibilità di giocare in maniera offensiva segnando come fa Theo Hernandez e in cosa somiglia al terzino per capire cosa cambierà quando giocherà Ballo-Touré invece del terzino francese risponde: “Sicuramente è uno dei criteri in cui devo migliorarmi e affinarmi come fa bene Theo Hernandez. Ognuno ha il suo stile di gioco, sicuramente ci somigliamo nella rapidità di intervento, anche io sono molto veloce. Devo migliorare nella finalizzazione ma alla fine ognuno si deve distinguere per le proprie caratteristiche“.

Sull’amicizia con Mike Maignan, nuovo portiere del Milan?: “Sono molto contento di ritrovarlo, ovviamente siamo cambiati entrambi ma abbiamo condiviso le esperienze al Psg e al Lille. Per me è un amico, un fratello. Mi ha sempre dato consigli e continuerà a farlo. Ritrovarlo al Milan è bello“.

Sulla sfida a Tomori, in Youth League nel 2016?:”Mi fa piacere ritrovarlo qui, il mondo dello sport è piccolo: ci si ritrova tutti. Non abbiamo ancora avuto modo di parlare di quell’incontro ma lo faremo sicuramente“.

Che importanza ha avuto Maldini nella trattativa, e a chi ti piacerebbe essere paragonato magari rivedendoti in qualcuno?: “Sono molto contento di avere avuto l’occasione di essere qui e che Maldini, proprio lui, mi abbia dato fiducia. Sicuramente lui è un punto di riferimento non solo come persona nel mondo del calcio ma anche per tutto il resto. Per il resto non vorrei essere paragonato a nessuno e non ho nessuno in cui mi ispiro al momento“.

Pioli punta molto sui terzini, il Milan può essere il posto giusto per la tua evoluzione?: “Sicuramente ho visto ci tiene molto alla tecnica su come si svolge il ruolo sulle fasce. Dà importanza al ruolo ma alla fine conta avere la giusta concentrazione, il rigore, la tecnica e spingere quando serve. Essere qui mi aiuterà a crescere“.

Cosa pensi che possa darti la Serie A rispetto alle tue caratteristiche?: “Nel mio ruolo di difensore posso migliorare la capacità offensiva oltre quella difensiva. Nella tattica e nella tecnica posso migliorare molto“.

La scelta della maglia numero 5 ha qualche significato particolare?: “I numeri 5 e 3 tipicamente vengono assegnati ai terzini sinistri. Il 3 era già occupato e ho preso il 5“.

Hernandez ha avuto un periodo di adattamento per la lettura difensiva. Tu a che punto pensi di essere in quel fronte e come ti descrivi ai nuovi tifosi?: “Potrò migliorare le mie capacità difensive. Sono molto aggressivo e veloce“.

Ci puoi dire cosa secondo te non ha funzionato al Monaco? C’è una partita particolare che aspetti di giocare col Milan?: “Questo è il calcio, in alcune cose si riesce bene e in altre meno. Ci sono gli alti e i bassi. Adesso sono qua e voglio lavorare duramente per dare il mio meglio al Milan“.

Cosa ti ha spinto di scegliere il Milan e cosa pensi di poter dare in più o di diverso rispetto a Theo Hernandez?: “Venire al Milan è un’opportunità incredibile che non potevo farmi sfuggire. Posso crescere e migliorare tanto in un club così importante come il Milan. Poi sarà il Mister a scegliere chi entrerà in campo, io sono qui per lavorare e impegnarmi al massimo“.

Per Gennaio c’è l’inizio della Coppa d’Africa. Quanto è difficile gestire i due impegni?: “Rappresentare la mia nazione sarà molto bello, poi se dovremo discuterne e parlarne col club lo faremo in serenità“.

Cosa pensi della colonia francese nel Milan? Pensi sia più facile per te con l’ambientamento?: “Sicuramente mi aiuterà tanto. Avrò una mano per farmi capire o per capire, possono aiutarmi in tutte le difficoltà che posso incontrare sia dentro che fuori dal campo. Che ci siano loro è un piacere per me, mi faranno sentire a mio agio“.

L’ultima domanda è di Carlo Pellegatti. Volevo chiedere quali pensa che siano le difficoltà per un giocatore francese a giocare nel campionato italiano? Quali saranno le grandi differenze tra le partite in Francia e le partite in Italia?: “In Francia il campionato è più fisico, il gioco è molto intenso. Per quanto riguarda la Serie A ho visto che si punta molto sulla tattica e bisogna essere molto concentrati. Quello che bisognerà fare è stare attenti dall’inizio alla fine e poi tutte le difficoltà saranno affrontate“.

Oppure seguimi su Twitch

Dario Marchesini